Almalaurea: i laureati Unical sono i più soddisfatti d’Italia e aumenta il tasso di occupazione
L’Università della Calabria si conferma leader tra le grandi università italiane: il 93,8% dei laureati valuta positivamente l’esperienza accademica. Crescono anche l’occupabilità e il ruolo dell’Ateneo nel Mezzogiorno.
Studenti soddisfatti, migliori prospettive occupazionali e un ruolo sempre più strategico nel promuovere inclusione e mobilità sociale nel Sud Italia: è questa l’immagine che emerge dell’Università della Calabria secondo il XXVII Rapporto Almalaurea sul profilo e la condizione occupazionale dei laureati.
Soddisfazione ai vertici in Italia
L’Ateneo si piazza al primo posto tra le grandi università italiane per livello di soddisfazione degli studenti: il 93,8% valuta positivamente il percorso universitario, superando di oltre tre punti la media nazionale (90,2%). Ottimi anche i dati sul rapporto con i docenti (92,4%), sull’adeguatezza delle aule (86,9%) e sull’equilibrio del carico didattico (86,7%).
Significativa anche la fedeltà all’Ateneo: l’88% dei laureati afferma che sceglierebbe nuovamente l’Unical.
Cresce l’occupazione
L’indagine occupazionale ha riguardato 7.510 laureati Unical. I dati mostrano un trend positivo:
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A un anno dalla laurea, il tasso di occupazione per i laureati magistrali è passato dal 69,1% al 71,1%.
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A cinque anni, si registra un ulteriore aumento: dal 82% all’84,3%, superiore alla media nazionale.
Anche le retribuzioni seguono un andamento positivo:
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1.403 euro netti al mese a un anno dalla laurea (erano 1.355);
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1.676 euro a cinque anni (da 1.616).
Inoltre, il 79,5% dei laureati considera il titolo conseguito efficace per entrare nel mondo del lavoro, mentre il 64,3% utilizza in modo coerente le competenze acquisite.
Un Ateneo che fa da “ascensore sociale”
Un dato molto rilevante riguarda il profilo sociale degli studenti: il 75,1% dei laureati Unical è il primo in famiglia a ottenere un titolo accademico, un dato che supera di oltre 8 punti la media nazionale (66,7%). L’Unical si conferma quindi un importante strumento di emancipazione e crescita per le nuove generazioni calabresi.
Il ruolo nel Mezzogiorno
L’Ateneo continua a essere un punto di riferimento per il Sud Italia: oltre il 54,1% dei laureati occupati lavora nel Mezzogiorno, il 32,4% al Nord, il 10,1% al Centro e il 2,9% all’estero. Un dato che contrasta lo stereotipo secondo cui studiare al Sud significhi necessariamente emigrare per lavorare.
Le parole del Rettore Nicola Leone
«La recente indagine Almalaurea – ha commentato il rettore Nicola Leone – conferma con chiarezza il costante impegno dell’Università della Calabria nel mettere lo studente al centro di ogni azione strategica. I risultati restituiscono un quadro di crescente soddisfazione, anche grazie al rafforzamento del corpo docente e all’aumento delle domande di ammissione anticipate, cresciute del 26% per il sesto anno consecutivo. L’incremento dell’occupazione è un segnale forte dell’efficacia del nostro percorso formativo».
Fonte e articolo completo Unical.it