Crotone: l’incubo dimenticato degli anni ’70, neonati dati per morti e venduti
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Crotone: l’incubo dimenticato degli anni ’70, neonati dati per morti e venduti

A Crotone, negli anni ’70, decine di neonati sarebbero stati sottratti alle madri subito dopo il parto, dichiarati morti senza prove e poi venduti a famiglie senza figli. A riaccendere i riflettori su questa drammatica vicenda è un’inchiesta Rai condotta dalla giornalista Roberta Spinelli per la trasmissione Storie di Sera.

Testimonianze sconvolgenti raccontano di bambini portati via tra le braccia delle madri con la scusa di visite mediche, e mai più restituiti. Nessuna salma mostrata, nessuna tomba trovata. Solo un dolore che non ha mai smesso di bruciare.

Una donna, Caterina, ricorda ancora il momento in cui le fu portato via suo figlio appena nato. «Lo stavo allattando, poi un’infermiera è venuta a prenderlo. Non l’ho mai più visto». Le dissero che era morto, ma nessuno le mostrò mai il corpo, né fu trovata una tomba.

Poi c’è Anna, che ha scoperto solo da adulta che era stata data per morta e poi adottata. Mostra un certificato di morte emesso a Catanzaro, ma è viva. Dopo anni di ricerche, ha finalmente ritrovato la sua famiglia biologica: «Pensavo di essere stata abbandonata, invece mi avevano rubata».

Storie che si somigliano: bambini “scomparsi”, cartelle cliniche con dati discordanti, funerali mai avvenuti. Famiglie ingannate, dolore mai elaborato, silenzi e sospetti che tornano a galla dopo cinquant’anni.

La signora Emilia, madre di Antonio, ha ricevuto ben tre date diverse per la presunta morte del figlio. Nessuna corrispondenza nei registri cimiteriali. «Spero di ritrovarlo. Voglio dirgli che noi non lo abbiamo mai abbandonato».

Quella che sembra emergere è una rete oscura di sottrazioni e false dichiarazioni, in un clima di omertà e paura. L’inchiesta apre scenari inquietanti su una pagina nera della storia recente di Crotone, dove ancora oggi molte famiglie cercano risposte e giustizia.

 

Fonte e articolo completo su CosenzaChannel

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